Location: 
Quistello, Mantova (MN)
Timeline: 
2018 to 2021
Type of operation: 
Consolidamento e restauro post evento sismico
Work Amount: 
3.100.000,00 €
Client: 
Diocesi di Mantova
Interesting data: 
ricostruzione volte in mattoni - stilatura di tutti i giunti in malta con malte naturali
290 mq di restauro superfici con parziali ricostruzioni - restauro campanile - 250 mq recupero marmi - 187 ml di stuccature di marmi - restauro arredi lignei, coro ligneo direttamente in opera con integrazione decora- zioni - ricostruzione filologica della cantoria.

La Chiesa
la chiesa dopo il sisma riportava lesioni passanti delle murature perimetrali, il crollo parziale di alcune volte, la completa distruzione di una volta a botte situata al di sopra dell’organo che crollando aveva distrutto lo strumento sottostante e la cantoria; uno spazio collocato in un piano ammezzato sul quale i cantori e l’organista partecipavano alle funzioni sacre.


L’intervento che è stato eseguito è possibile scinderlo in due parti, non da intendersi l’una slegata all’altra ma da intendersi come una iniziale di emergenza per la messa in sicurezza di tutte le parti e l’altra volta a ridare splendore con finiture e accorgimenti appropriati.

Il Cantiere
I numeri che hanno caratterizzato la chiesa prevedono uno smontaggio sapiente di tutte le membrature della copertura, dalle primarie che erano ammalorate, alle minute, dalle tavelle ai coppi per un estensione di circa 1350 mq cogliendo l’oc- casione di ridare nuova stabilità e un corretto funzionamento scatolare di tutte le parti.
Interventi sulle murature di scuci e cuci, hanno previsto la ri- mozione dei laterizi che erano stati fessurati, riamaliando nuovamente i paramenti, questo interveto ha interessato circa 310 mc di muratura.
Negli interni gli interventi hanno riguardato tutte le finiture, dalla ricostruzione delle volte crollate, alla stuccatura delle lacune e alla rimozione delle pavimentazioni compromesse dalla caduta dei calcinaci. Quest’ultimo l’intervento ha avuto un estensione di 590 m2.
Durante le fasi di restauro, nelle superfici dove erano presenti percolazioni, si sono manifestati fenomeni di degrado accentuato a causa della continua percolazione, di conseguenza, si è proceduto inizialmente con la pulizia di agenti atmosferici e di depositi superficiali incoerenti, dei depositi coerenti con bi- sturi, della chiusura di fessurazioni tra gli elementi lapidei (per un’estensione di 186 metri lineari), la lucidatura e il trattamen- to con le cere protettive per bloccare e attenuare i fenomeni di degrado.

Per finire le superfici interne ed esterne dove era presente l’intonaco sono state eseguite iniezioni con consolidanti, integrazioni degli stucchi dove questi non erano più presenti e la velatura e integrazione ad acquerello dove il decoro non era più presente.
Gli arredi quali banchi, confessionali, armadi, bussole d’ingresso sono stati restaurati in laboratorio, effettuando tratta- menti di disinfestazione dagli insetti xilofagi, sono state con- solidate le parti fatiscenti, la integrazione delle decorazioni e delle modanature l’applicazione di trattamenti protettivi su- perficiali di lucidatura e laccatura.
Nella balaustra della cantoria che non era recuperabile, si è proceduto con un restauro di tipo filologico, ricostruendola semplificata per non rincorrere ad un falso storico, i resti delle modanature sono stati utilizzati come modello.
L’unità globale di tutto l’intervento è stata data dalla ristilatura di tutti i giunti delle facciate esterne che erano ammalorati per un totale di 1500 mq. L’operazione ha previsto l’asportazione delle malte polverizzate, la scarnifica dei giunti, la pulizia delle fughe, la pulizia dei laterizi, il nuovo riempimento con malta di calce delle fughe dei mattoni. Un intervento che oltre a dare una lettura unitaria dell’immobile ha una duplice funzione unione dei singoli elementi di laterizio e al contempo funge anche da riserva di energia che nei casi di sisma contribuisce ad assorbe l’accelerazione dissipandone le forza.