L’edificio oggetto di intervento è di impianto originario medievale, con importanti integrazioni e mutamenti dell’impianto originario avvenuti in epoca cinquecentesca e seicentesca, fino ad acquisire l’assetto attuale con interventi di modifica a metà ottocento.
Il palazzo si colloca con affaccio principale sul Canal Grande all’altezza di punta della dogana e domina il bacino di San Marco. Attuale proprietà, con questo intervento edilizio, si propone di operare una profonda ed integrale manutenzione della copertura (circa 900 mq) e delle facciate (3.200 mq), con importante opera di consolidamento strutturale e recupero architettonico, di circa il 50% degli ambenti interni del fabbricato.
Si sviluppa su n. 7 livelli fuori terra, comprensivi di due piani nobili, n. 2 mezzanini e livello sottotetto. L’altezza massima del fabbricato è di 24 m, la superficie di intervento lorda in pianta, sviluppata sui vari livelli di intervento è pari a 1.800 mq.
Il lavoro prevedeva interventi strutturali sia interni che esterni, un attento intervento architettonico di recupero e restauro delle facciate (in particolare quelle affaccianti si Canal Grande e Rio San Moise’) e degli ambienti interni.
Strutturalmente l’edificio richiedeva interventi di consolidamento dell’apparato murario (essenzialmente da trattare con la tecnica dello scuci-cuci), e di consolidamento ligneo costituente travi e solai. Sono stati realizzati importanti interventi di sostituzione di travi lignee, ricostruzione di teste di travi in resina, fettonatura sia in legno che acciaio, su gran parte dell’apparato strutturale esistente; l’intervento ha portato inoltre al rifacimento di buona parte della copertura, il restauro di un’altana e la realizzazione di una nuova, oltre che alla creazione di nuovi lucernai in copertura.
Sono state realizzate su parte del livello terra (su una superficie di circa 300 mq), vasche di contenimento maree e nuove vasche settiche.
L’intervento architettonico prevedeva il restauro conservativo dei prospetti del fabbricato e il recupero con ridistribuzione architettonica degli ambienti interni, nel rispetto delle autorizzazioni comunali e del nulla osta della Soprintendenza.
Le facciate esterne sono state restaurate integralmente, sia per la parte lapidea che muraria, sotto sorveglianza della Soprintendenza.
I serramenti lignei esistenti sono stati interamente recuperati e restaurati così come gli interventi che prevedevano il recupero di pavimenti alla veneziana, superfici decorate, controsoffitti lignei e manufatti lapidei.